L'alfabeto greco compare intorno al IX
secolo A.C. Nacque dopo il crollo della civiltà micenea ed è un adattamento dalla scrittura
alfabetica dei Fenici. La differenza sostanziale è che il sistema
Fenicio indicava solo le consonanti mentre quello greco introdusse le vocali
utilizzando lettere non utilizzate del loro alfabeto.
Dalla fenicia aleph derivò
l’alfa, da he la epsilon, da jod la iota, da ajin la omicron, da waw la
ypsilon.
Furono introdotte anche tre
nuove lettere la phi, la chi e psi che vennero poste alla fine dell’alfabeto.
Inoltre si immisero anche la lettera eta e la omega.
Inizialmente l’alfabeto greco
aveva varianti da cui derivarono altri alfabeti:
da quella occidentale derivò
l’alfabeto etrusco,
da quella ionica il greco
attuale, il copto, il cirillico e il gotico.
L'alfabeto odierno è composto
da ventiquattro lettere.
Intorno al 400 A .C. fu adottata la
scrittura ionica e dopo poco tempo le altre varianti scomparirono.
Attualmente molte lettere
dell'alfabeto greco sono usate come simboli in molte discipline scientifiche.
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