Alfabeto tibetano
L’alfabeto tibetano nasce
nella metà del VII secolo e la sua invenzione è attribuita a Sambhota che si
recò in India per studiare la scrittura e introdurla in Tibet. La struttura
delle lettere si basa su una delle lingue allora in uso in India, ma la certezza
di quale fosse non è stata raggiunta. L’alfabeto tibetano è utilizzato oltre
che per la lingua tibetana anche per la lingua
ladakhi e quella dzongkha. Il sistema per la romanizzazione della
scrittura più usato è il Wyle.
L’alfabeto ha 30 consonanti che includono sempre la vocale a.
Le altre vocali sono i-e-o-u.
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